Nuova Biblioteca dell'Università della Guyana francese
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Nuova Biblioteca dell'Università della Guyana francese

rh+ architecture

Nuova Biblioteca dell'Università della Guyana francese
Scritto da rh+ architecture -

La biblioteca nel cuore del campus del Rectorat de l’Académie de Guyanne è stata costruita per essere un punto di forza dell’università e per contribuire alla sua fama su scala regionale. Una struttura a disposizione dell’intero ateneo, nata dalla volontà di riunire il sapere e tutti quelli che ne attingono in un ampio volume open space, un luogo unico e dedicato alla conoscenza. Volendo farne un centro culturale e di documentazione di alto livello e, al tempo stesso, un esempio di spazio comunitario regionale, uno dei principali obiettivi è stato quello di dare alla biblioteca una precisa identità simbolica, sociale e fisica, così da misurarsi con quella del quartiere e della città.
Considerando la posizione centrale e il programma che la contraddistinguono, il nostro intento è stato concepire un’architettura adeguata, tanto nella volumetria quanto nella polifunzionalità, dalla forte permeabilità con l’intero complesso universitario.
La principale scelta architettonica è stata la creazione di uno spazio periferico aperto che la fa differire da un volume unitario privo di dialogo con il contesto; la biblioteca è infatti circondata da una “galleria” di dimensioni variabili, detta anche peristilio. Si tratta di un open space, un luogo di passaggio e di incontro tra studenti, un filtro tra natura e costruito al riparo da sole e pioggia.
Questo autentico valore aggiunto della progettazione diventa così un’area di socialità, uno spazio pubblico acquisito (addirittura “uno spazio per il pubblico”) che connette la struttura al resto del campus. È un luogo dove studiare, non un eremo isolato dal mondo; per osservare la vita del campus basta alzare lo sguardo dai libri e volgerlo verso il via vai di persone nel peristilio, realizzato con assicelle in legno inclinate e montate su uno scheletro in calcestruzzo.
L’edilizia, in generale, è un settore che richiede grandi consumi di risorse primarie (acqua, energia, materie prime) e registra altrettanti sprechi. Il nostro pensiero si è naturalmente focalizzato sulla certificazione equivalente all’HQE® (Alta Qualità Ambientale) per la salvaguardia delle regioni amazzoniche tropicali e subtropicali mediante. Abbiamo infatti deciso di minimizzare l’impatto dell’edificio sulla natura e su chi ci vivrà in futuro per il suo intero ciclo di vita, al fine di ridurre al massimo le conseguenze della costruzione tanto per l’individuo (assenza di emissione di sostanze nocive, alti standard di igiene, comfort fisiologico e psicologico) quanto per l’ecosistema circostante (inquinamento di suolo, acqua e aria, effetto serra, buco dell’ozono) L’obiettivo primario per una biblioteca è creare un ambiente confortevole per la lettura seguendo tre criteri cardine oltre alla pianificazione dell’arredamento.
Il primo è il comfort termico. La doppia pelle di rivestimento è infatti un efficace sistema ombreggiante, un brise soleil che filtra la luce lungo tutte le facciate, in particolare sui lati est e ovest; una seconda copertura protegge invece il cuore programmatico dal calore dei raggi, molto intensi in un paese così vicino all’equatore come la Guayana.
Il secondo è il comfort estetico. I progettisti hanno studiato una serie di aperture lungo la facciata così da produrre all’interno un fascio luminoso avvolgente e delicato: l’abbondante luce viene prima filtrata dalle assicelle in legno e poi va a bagnare gli ambienti della biblioteca in modo omogeneo.
Seguendo la stessa logica, i sistemi di illuminazione artificiale sono stati distribuiti in maniera uniforme, così da evitare la presenza di fastidiosi abbagli, riflessi e zone in controluce.
Il terzo è il comfort acustico. Il clima di quiete viene garantito da elementi insonorizzanti come la copertura e l’intonaco a rivestimento delle pareti del livello intermedio e delle sale di formazione ed esposizione, andando così a favorire la giusta concentrazione.
La biblioteca open space accoglie al suo interno una reception, delle sale di lettura e degli spazi di ricerca, offrendo inoltre un servizio di prestito libri. In generale, si tratta di un edificio in cui la documentazione tradizionale viene abbinata a tecnologie all’avanguardia. Una volta attraversata la galleria, vera e propria soglia tra interno ed esterno, grazie a una doppia porta di entrata si raggiunge l’ampia hall che ospita la reception, studiata per controllare a distanza le sale di lettura.
Una volta superato il desk d’ingresso, ci si può indifferentemente dirigere verso lo sportello prestiti, la sala stampa o quella di esposizione per mostre temporanee. A partire da quest’ultimo ambiente (e dalla reception), ecco che lo spazio viene dedicato all’ampia area riservata alla documentazione.
Qui, due patii consentono l’ingresso della luce naturale nel cuore dell’edificio, situato tra la zona per il pubblico e quella amministrativa, e anticipano l’ampliamento richiesto dal programma. Il patio centrale diviene quindi elemento di connessione organizzato in giardino tematico.
Al piano intermedio, la porzione pubblica prevede spazi collettivi di documentazione e zone di consultazione individuale, ossia gli ambienti per attività personali e le aree tra loro collegate e destinate alla ricerca, raggiungibili direttamente dall’imponente vano centrale oppure da una scala più piccola, in posizione laterale. Questa configurazione offre postazioni di lavoro privilegiate, da cui si può ammirare con facilità l’ampio spazio al di sotto. Esiste inoltre un volume autonomo, detto “box”, con al proprio interno la sala per la formazione multimediale da un lato e quella dedicata alle mostre dall’altro; quest’ultima è raggiungibile anche da una scala collegata alla hall di ingresso.
L’area amministrativa è accessibile dal piano terra per mezzo dell’ascensore o delle scale situate nel patio. Tutti gli uffici beneficiano tanto della luce del sole, quanto di panoramiche sul contesto esterno e sul patio.

rh+ architecture

Location: Cayenne, Guyane
Client: Rectorat de Guyane
Completion: 2013
Gross Floor Area: 2.143 m2
Cost of Construction: 5.300.000 Euros
Architects: rh+ architecture

Consultants
Structural: Technopôle Martinique / SODETEC
Fluid: Louis Choulet
HQE: Solener
Acoustic: Rémi Raskin
Wood: Sylva Conseil

Photography: 1/3-6/8-12/15 © Jean Michel André, 4-5-9/11 © Jonathan Cacchia

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