Scuola materna a Montebelluna (TV)
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Scuola materna a Montebelluna (TV)

Luisa Fontana

Scuola materna a Montebelluna (TV)
Scritto da Francesco Pagliari -

La scuola materna a Busta, una piccola frazione di Montebelluna (nella provincia veneta di Treviso), si colloca in posizione nevralgica nel tessuto edificato: il nuovo edificio sostituisce la precedente sistemazione provvisoria e diviene parte di un rinnovato luogo - perno di socialità comunitaria, fra centro civico, chiesa parrocchiale, campo di calcio, parco giochi per l’infanzia.
La considerazione di fondo nel progetto si incentra sulla necessità di accompagnare il processo evolutivo ed educativo dei piccoli utenti, bambini dai tre ai cinque anni, con un ambiente architettonico che ne faciliti un’agevole permanenza quotidiana e una linea di continuità nell’accrescere le esperienze. Integrare elementi del mondo naturale, la luce e le sensazioni che si colgono durante il tempo trascorso nella scuola, con uno spazio che concede libertà di percorsi interni, correlazione di attività e mediazioni libere nel fare pedagogico: l’architettura si pone come un fattore di collaborazione, un luogo di sostegno creativo, uno spazio funzionale ed espressivo, in cui la sensorialità dello spazio e dei materiali partecipa al processo educativo in un’articolazione coinvolgente.
Spazio che si concentra e si dilata, come una struttura organica e vitale: si distinguono i luoghi e i settori specifici, si percepiscono le interconnessioni fra i vari ambienti. Il nucleo centrale dedicato alla distribuzione si estende e permette di esercitare ulteriori attività, sollecitando percezioni distinte con la suddivisione del pavimento in una sequenza di settori colorati, un arcobaleno interno di stimoli sensoriali (che si consolida come una progressione molteplice di colori, trasmettendo anche il nome alla scuola, “Arcobaleno”) e un luogo ulteriormente utilizzabile per il gioco dei bambini. Le tre aule didattiche si orientano parallele verso sud, con serre solari apribili; gli ambienti per gli insegnanti e gli spazi ausiliari scorrono sul lato ad ovest, la mensa e lo spazio destinato alle attività psicomotorie si attestano nella zona opposta alle aule didattiche, orientandosi a nord-est. Lo sviluppo della pianta suggerisce una forma armonica che sollecita l’incontro, introduce correlazioni fra spazio e tempo, come  in un fluido scorrere organico di luce ed ariosità, propone le idee di variabilità e di incremento esperienziale come una connessione determinante fra spazio ed attività educative.
L’edificio incorpora relazioni fondamentali: con il tessuto ambientale ed urbano circostante, con gli elementi naturali che vi hanno ruolo (la luce naturale - laterale e zenitale - che modella le varie tipologie di spazi, divenendo fattore creativo; la stessa ventilazione controllata, che si appoggia anche all’uso dei lucernari - fluidamente incorporati nell’andamento di copertura -, per il raffrescamento notturno nelle stagioni calde), con un’analisi approfondita degli elementi caratterizzanti il controllo dei parametri energetici, illuminotecnici, d’isolamento termico inseriti nella funzionalità architettonica in senso ampio dell’edificio. L’architettura si sostanzia in una ricerca integrata e molteplice. La composizione degli spazi si definisce nell’assunto centrale di una formazione armonica per gli interni. Lo sviluppo dei prospetti focalizza distinti settori. Il ritmo delle aperture finestrate per le sale degli insegnanti e gli spazi di servizio è serrato. Il volume arrotondato con pianta a spirale, che accoglie i servizi igienici per i bambini, in uno spazio innovativo, funzionale e controllabile, sporge verso l’esterno, amplificando l’aspetto traslucido della porzione centrale nel fronte ad est. Le logge solari, altro luogo architettonico fondamentale, si evidenziano nei prospetti ed esprimono una funzione alternata fra stagioni fredde e stagioni calde: chiuse, costituiscono accumulo di calore; aperte, divengono un aggetto di protezione dal soleggiamento.
Francesco Pagliari            

 

Luogo: Montebelluna (TV)
Committente: Comune di Montebelluna (TV)
Anno di Realizzazione: 2013
Superficie Costruita:  809 m2
Costo: 843.037 Euro 
Architetto: Luisa Fontana, FONTANAtelier
Direzione dei lavori: Luisa Fontana, FONTANAtelier
Impresa di Costruzione: Edil – Montelliana

Consulenti
Strutture: Semenzin & Sernagiotto
Impianti: Planex engineering
Acustica: A.Tombolato & S.Cordeddu
Geologia: G.Drezzadore

Fornitori 
Vetro: AGC Glass Europe
Intonaci: Fassa Bortolo
Rasanti per Pavimenti: Mapei

Fotografie: © Marco Zorzanello

 

Luisa Fontana
Luisa Fontana nasce a Zurigo; si laurea in architettura con lode allo IUAV di Venezia. 
Negli anni ’90 fonda il suo Atelier a Schio, Vicenza, dove sviluppa progetti sia per committenti pubblici che privati, spaziando dal disegno industriale e di interni al design urbano, all’edilizia residenziale, scolastica, ospedaliera, commerciale, culturale e di culto. 
Affida l’ingegnerizzazione dei propri progetti a studi internazionali di ingegneria come Arup con i quali sviluppa anche progetti pilota nel campo della sostenibilità e del risparmio energetico. Sensibile alle tematiche dell’accessibilità, è membro del C.E.R.P.A. (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell'Accessibilità). 
Ha lavorato come assistente e visiting professor allo IUAV di Venezia, alla Faculty of Architecture - University of Manitoba (Canada) e all’École d'Architecture de Paysage - Université de Montréal (Canada). 
I suoi lavori sono stati esposti, tra l'altro, in Spagna alla III Biennal Europea de Paisatge di Barcellona (2003); in Cina al Museo di Nanjing (2006); in Brasile alla V Biennale di Architettura di Brasilia (2006); in Giappone alla Sendai Mediatheque di Sendai e all’Acros di Fukuoka (2007); in Italia all’Acquario Romano per la personale “LuisaFONTANAtelier. Global Architecture” (2010). 

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