mra.architettura - Chiosco al Parco Braile, Arco (TN)
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Chiosco al Parco Braile, Arco (TN)

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1 | PREMESSA
Il progetto prevede la realizzazione di un piccolo edificio a servizio del parco pubblico dell’area “alle Braile”, un polmone verde che unisce il centro storico di Arco (TN) con l’Ospedale di Arco e alcune rilevanti strutture mediche e assistenziali, come la Casa di Cura Eremo di Arco, lungo la storica Via Capitelli.

Il Comune di Arco ha avviato in tempi recenti il progetto del parco inteso sia come piantumazione e accrescimento di specie arboree locali ad alto fusto e da frutto, che come arricchimento di dotazioni e servizi, tra cui un rilevante numero di orti urbani, al momento già perfettamente funzionanti e occupati, con la prospettiva di arrivare al suo pieno compimento nel breve futuro.

In tale ottica si colloca la realizzazione di un centro focale del parco, entro il quale poter collocare un chiosco-bar, un piccolo deposito e un bagno per gli utenti del parco e degli orti sociali, e uno spazio coperto dove poter ospitare piccoli eventi o feste.
2 | CRITERI PROGETTUALI
La vocazione originaria ad area verde dell'area, a servizio degli allora sanatori di ispirazione mitteleuropea, è testimoniata anche da una foto di fine '800, tratta dal libro “Arco Felix” (M. Grazioli, ed. il Sommolago 1993).

Intento del progetto è quindi quello di inserire il programma funzionale richiesto incidendo nel modo più leggero possibile sulla percezione di verde urbano, con l'obiettivo di rappresentarne più una continuazione che un oggetto estraneo, artificialmente “imposto” su di esso.

Sulla base di tale concetto insediativo, per dotare il parco di una struttura moderna e funzionale e per rispettare il budget molto contenuto assegnato dal Comune al progetto, sono state operate le seguenti scelte di fondo:

Annettere l’edificio al parco e costruirne il margine.
L'edificio deve essere vissuto come una estensione del parco e dei suoi percorsi, come una zolla sollevata e abitata. Si è quindi pensato di utilizzare un rilevato di terreno, in ideale continuità con quello già esistente lungo il margine sud del parco, per costruire un “margine abitato” del progetto (pergola e sedute esterne). Tale elemento costituisce verso l'area urbanizzata un bordo verde, mentre sul lato che guarda il parco si trasforma in sedute in legno e pergola. In questo modo, chi frequenta il parco o lo attraversa avrà a disposizione la possibilità di fermarsi, sostare e rilassarsi all'ombra della pergola o al coperto dell’edificio.

Fluidità degli spazi
Le tre principali funzioni della struttura -chiosco, bagno pubblico, deposito - sono state collocate in tre volumi separati, con un orientamento basato sullo studio dei flussi di utilizzo degli stessi e pensati per poter operare indipendentemente, disposti in modo da renderne l’attraversamento, la circolazione e l’utilizzo degli spazi fluidi e agevoli.
Limitare l’impatto del progetto sulle risorse naturali attuali e future
Le risorse economiche a disposizione hanno dettato l’adozione di alcune scelte tecniche di fondo che potessero allo stesso tempo rispondere bene anche a criteri progettuali di leggerezza, basso impatto visivo e ambientale. Tali scelte sono state l’utilizzo di costruzione a secco (sole eccezioni le strutture di elevazione in c.a. e il pavimento industriale), l’utilizzo di materiali e tecniche di posa che consentano la rimozione e il riutilizzo di gran parte di essi, l’utilizzo di materiali a bassa energia grigia, di basso o limitato impatto ambientale, con la sola eccezione peraltro obbligata della guaina impermeabilizzante in PVC.

3 | DESCRIZIONE STATO DI PROGETTO
L'intervento si configura come una copertura leggermente inclinata, a tetto verde estensivo e impianto fotovoltaico integrato, sotto la quale trovano spazio tre distinti volumi: un deposito, un bagno pubblico e un chiosco con annesso servizi, un deposito per le attrezzature esterne del chiosco quali tavolini e sedie e frighi per bibite e gelati.

I tre volumi sono attestati lungo il percorso ciclo-pedonale che attraversa il parco, in tre blocchi separati che non solo permettono un funzionamento autonomo e indipendente ma incentivano la circolazione e l'attraversamento dell’edificio.

Alle spalle dei volumi, verso nord, si trova uno spazio multiuso coperto per feste, eventi e manifestazioni, che dialoga funzionalmente sia con essi che con gli orti pubblici e il parco.
Il progetto presenta inoltre un setto in c.a. di altezza 1m che presenta sul lato sud un pendio inverdito mentre sul lato nord, adiacente al percorso ciclo-pedonale che attraversa l’edificio, un piano inclinato realizzato con sottostruttura metallica e rivestimento in legno da esterni dove sono ricavate delle sedute, ombreggiate da una pergola su cui, una volta completato il piano di inverdimento e arricchimento della flora del parco, cresceranno piante rampicanti e tappezzanti.

4 | MATERIALI E CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
La copertura è una struttura leggera con travi principali in acciaio e secondarie in legno e tetto verde estensivo. I volumi al di sotto di essa presentano un nucleo in c.a. che funge da appoggio strutturale e controvento sismico, tamponamenti in gesso rivestito ed un semplice rivestimento esterno verticale in listelli di legno che riprende l'aspetto delle staccionate degli orti urbani adiacenti alla struttura.

La pavimentazione già esistente del percorso ciclo-pedonale, in doghe di larice, è stata durante il cantiere recuperata e poi riposizionata.

La scelta del materiale legno sia come struttura della copertura che come listelli verticali di rivestimento esterno rimanda agli steccati degli orti pubblici adiacenti all’area di progetto, e invita ad avvicinarsi all’edificio come se fosse parte e continuazione del suo intorno.

Credits

 Arco (TN)
 Italia
 Comune di Arco
 09/2018
 264 mq
 arch. Mattia Riccadonna, M.Sc.
 arch. Virginia Berti, geom. Leonardo Baroni
 Costruzioni Benini srl, Riva del Garda (TN)
 ing. Massimo Festi, calcolo strutturale
 Mieli Agostino falegnameria, Bagozzi s.r.l. costruzioni metalliche, Anzelini Legnami s.r.l. coperture in legno, Termoidraulica s.n.c. impianto termoidraulico, Elimp s.n.c. impianto elettrico, Barichello s.r.l. pavimenti industriali, Arteverde di Zanoni Roberto & C. s.n.c. tetto verde, Mattia Marchi lattonerie
 Elisa Depaoli Photography

Curriculum

Profilo Mattia Riccadonna Architetti (mra.) è uno studio con sede in Riva del Garda (TN), opera nel campo dell’architettura e pianificazione di opere private e pubbliche, nell’urbanistica e nella consulenza.

Visione Fare architettura è costruire un ponte materiale ed immateriale tra luogo, persone e memoria. Il nostro modo di farlo è unire conoscenze ed esperienze, individuare strategie per superare le aspettative dei committenti e creare emozioni che durino nel tempo. Metodo Progettazione multi-disciplinare integrata, architettura contemporanea e attenta gestione delle risorse naturali ed economiche dei nostri committenti sono concetti alla base di tutti i nostri progetti. Per questo analizziamo in dettaglio i desideri e le richieste e dedichiamo a ogni progetto un team altamente qualificato con un solo obiettivo comune: tradurre il concept iniziale nella realtà nel miglior modo possibile.


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