ARKPABI - Giorgio Palù e Michele Bianchi architetti - GARDENS BEYOND THE CLOUDS
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GARDENS BEYOND THE CLOUDS

ARKPABI - Giorgio Palù e Michele Bianchi architetti

Housing  /  Completed
ARKPABI - Giorgio Palù e Michele Bianchi architetti
“IL FAUT ETRE LEGER COMME L'OISEAU ET NON COMME LA PLUME” - Paul Valery

La nostra architettura fonda le sue radici nella ricerca; ricerca il cui obiettivo principale è quello di creare schemi funzionali e modelli abitativi coerenti con il momento storico ed in grado di garantire una superiore qualità dell'abitare e condizioni innovative del vivere quotidiano.
Al tema dell'innovazione deve essere sensibile il mondo dell'architettura e l'immobile che presentiamo ne è esempio tangibile. In architettura si deve avere il coraggio di innovare, per questo il nostro approccio alla progettazione è sempre di natura sperimentale: concettuale, formale, materico e di texture. Sperimentare nuove forme dell'abitare significa andare contro la tradizione e proporre/produrre architetture diverse, morfologicamente, compositivamente, superficialmente. Il risultato è la creazione di luoghi stimolanti, empatici, caratterizzati da una forte componente emozionale, spazi atmosferici di albiniana memoria che interagiscono con lo spirito e conferiscono una sensazione di benessere invogliando alla permanenza.
L'architetto ha un compito difficile, spesso per creare nuovi progetti deve “manomettere” gli spazi naturali che sono un unicum irripetibile, ogni luogo emana una sua atmosfera specifica; si deve allora studiare bene il sito affinchè ogni progetto si inscriva correttamente nel contesto dello spazio che lo contiene.
In questo lavoro abbiamo cercato di riequilibrare il rapporto uomo-spazio costruito e architettura-ambiti esterni aperti mediante la creazione di molti spazi verdi -terrazze-giardino, giardini pensili- accessibili da ambienti luminosi vetrati che consentono una osmosi tra interno ed esterno, tra luogo verde e luogo minerale; la luce inonda gli spazi, li plasma, da loro forma e vita; la luce come generatrice dello spazio.
La volontà di creare il massimo degli affacci sugli spazi verdi esterni genera una grande complessità di progetto, la formazione di volumi insoliti ne è il risultato finale. I volumi seguono l'idea, si disgregano e si giustappongono, in modo apparentemente disordinato, ma secondo una logica rigorosa giocata su alterazioni ritmiche e studiate asimmetrie.
Nel caso specifico abbiamo provato ad “esplodere” e a ricompattare idealmente il verde manomesso immaginando di ricollocarlo a copertura delle ville a diversi livelli, creando una stratificazione di giardini che da una ipotetica ripresa aerea sembrano tornare ad essere un unico grande campo. Tutto conferisce un senso di movimento, fluidità, dinamismo e leggerezza, una libertà progettuale alla ricerca dell'equilibrio compositivo.
Questo è sicuramente il progetto tipologicamente più innovativo che abbiamo realizzato, il più radicale e per certi versi il più visionario. É un complesso residenziale dove sono sovvertiti i canonici rapporti tra aria e massa costruita, dove si incontra l'anomalia di un nuovo corpus di volumi in cui i vuoti generati sono largamente superiori ai pieni.
Questo consente allo spazio di “respirare” ed alle abitazioni di godere di grandi prospettive e di visuali libere; la sensazione di vivere in un contesto di ville “sospese” ed immerse nel verde: “sospese in una architettura rarefatta e permeabile”
Sperimentalità e ricerca in questo progetto riconducono ad uno dei pensieri fondanti del movimento moderno: quei 5 punti per une nouvelle architecture di Le Corbusier: pilotis, toit jardin, plan libre, fénetre en longeur, façade libre; ed in effetti a ben studiare il complesso tutto sembra circoscriversi in una rilettura contemporanea delle guide lines lecorbusieriane.
Una grande piastra commerciale al piano rialzato ricopre l'intero lotto, e sulla propria copertura un fitto bosco di liquidambar al centro filtra la vista di un corpo uffici posizionato nel verde, mentre tutt'intorno, a ferro di cavallo si sviluppano 12 unità residenziali protette da una boisérie continua in okumé; sul lato opposto una grande vetrata ondulata prospetta sui giardini pensili di proprietà esclusiva.
Degli esili e lunghissimi “fusti”, che simboleggiano la leggerezza e la resistenza del bambù, sorreggono a vari livelli piastre prefabbricate (cresciute come Lego) che alternano vetrate a tutta altezza a lunghi nastri orizzontali.
Le ville apparentemente sospese nel vuoto sono sormontate da giardini pensili e da un sinuoso volume centrale parte in vetro e parte in corten-inox che collega dal soppalco i soggiorni sottostanti
Necessariamente i volumi puri ed essenziali subiscono una interpretazione artistica: in questo progetto i “Tatoo” sotto le ville ricordano con l'acciaio inciso al laser le radici culturali della città: liuteria, arte, musica, poesia con citazioni interessanti inerenti gli scritti dedicati a Cremona da Hesse e Pasolini.

Credits

 Cremona
 Italia
 Magazzini Generali s.r.l. – dott. Jacopo Franzan
 12/2016
 10.000 mq
 ARKPABI - Giorgio Palù e Michele Bianchi architetti
 arch. Nicola Bignardi, arch. Martina Varoli, arch. Davide Andrea Nolli, arch. Marcello Cesini, arch. Alessandra Dall’Ara, arch. Francesca Gallina, arch. Ilaria Falabella
 Steel Group s.r.l.
 strutturista: STUDIO FV PROGETTI; impianti generali: ALCA IMPIANTI; impiantista: STUDIO GIORGI LORENZO di Giorgi Lorenzo & C. s.a.s. e STUDIO BONATO
 GENERAL CONTRACTOR: Steel group s.r.l.; PREFABBRICATI: AV Strutture; SERRAMENTI: Secco Sistemi; OPERE SRUTTURALI IN FERRO: Falcone srl – costruzioni in acciaio; ASCENSORI: Rossi Angelo Ascensori; GIARDINI PENSILI: Az. Agr. Foglia Claudio Luigi; IMPIANTI: Alca Impianti; OPERE ELETTRICHE: Electric line s.n.c. di Barcellari Diego & C.; OPERE IDRAULICHE: Termoidraulica Alfianellese di Ambrosini Antonio & c. Snc - Lusiardi Termoidraulica; RIVESTIMENTI IN MARMO: B-Stone; ARREDO: Poliform; PAVIMENTI INTERNI: Eco.contract CREMONA; RIVESTIMENTI IN MARMO: B-Stone; ARREDO IN FERRO: Steel group; ILLUMINAZIONE: Viabizzuno - Zumtobel
 Roland Halbe

Curriculum

ARKPABI nasce nel ‘94 dalla collaborazione tra Giorgio Palù e Michele Bianchi. Lo studio realizza opere nel settore pubblico e privato, affrontando i temi progettuali con approccio basato su ricerca architettonica, sperimentazione tipo-morfologica, tecnico-materica e innovazione tecnologica. Con personalità si occupa di architettura indagando possibili sfaccettature della disciplina, realizzando edifici per terziario, ospitalità, architetture industriali e residenziali. Il progetto Delle Arti design Hotel nel 2002 a Londra vince l’Architectural Award come Best New Hotel nella competizione internazionale The European Hotel Design Award ‘02. Nel 2016 lo studio vince con l’Auditorium Giovanni Arvedi il XXIV Premio Compasso d’Oro ADI “per aver realizzato con bellezza ed eleganza il concetto di armonia pari a un grande strumento musicale, il Violino”, primo compasso d’oro ad essere assegnato ad un’architettura, assimilata ad un oggetto scultoreo e di design su grande scala.

http://www.arkpabi.it


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