Schiattarella Associati - Moschea di Hail
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Moschea di Hail

Schiattarella Associati

Public Space  /  Future
Schiattarella Associati
La nuova Moschea sorgerà lungo la King Abdul-Aziz Road ad Hail e sarà realizzata su una superficie di 22.500 mq ospitando un mix di funzioni religiose, civiche, educative e per il tempo libero.
Il progetto parte da una approfondita riflessione sul carattere identitario dell’architettura della Regione del Najd e sulle relazioni con l’intorno urbano per arrivare a definire i principali elementi formali e architettonici.
L’architettura tradizionale della regione dell’Arabia Saudita ha caratteri molto particolari, dovuti essenzialmente alle condizioni climatiche estreme. Gli insediamenti storici Najd sono articolati complessi costituiti da funzioni private (qasr), religiose (moschee) e spazi pubblici (piazze, suq, vicoli) tra loro fortemente interconnesse.
Il complesso si sviluppa attorno ad una piazza centrale, chiusa e accogliente, che diventa punto di incontro e di interazione, il cui accesso avviene attraverso passaggi coperti e piccoli cortili arieggiati e ombreggiati, in modo da definire un’area conclusa in cui sia possibile godere di momenti di socialità.
All’interno del recinto si distingue, per misure e proporzioni, il volume dell’aula maggiore che nel contesto giaciturale del recinto si dispone leggermente disassata, per allinearsi correttamente secondo la qibla, vale a dire secondo la direzione che consente al fedele di rivolgere la sua preghiera alla Mecca – che in questo caso, per la posizione geografica del sito, è scostata di pochi gradi dal sud verso l’ovest
Attorno alla piazza, dominata dal grande volume della moschea, si sviluppano attività commerciali, caffetterie e spazi a disposizione della comunità mentre il piano superiore è dedicato ad uffici,biblioteche, scuola coranica e strutture sportive per i giovani.
Il progetto cerca di costituire un piccolo frammento di “città lenta”, in netta dicotomia con il modello di sviluppo urbano degli ultimi decenni. Fortemente orientato verso la gente ed alla creazione di un luogo di socialità, il progetto trova una efficace sintesi tra l’essenzialità della tradizione architettonica Najd ed il linguaggio contemporaneo.
Il volume della moschea, nonostante le sue dimensioni, sembra apparentemente fluttuare sul bacino d’acqua che la circonda; il taglio diagonale al centro della facciata in pietra segna il passaggio simbolico dall'esterno all'interno, la soglia tra lo spazio civile e quello sacro, promettendo e permettendo la dovuta purificazione.
Luogo di sacralità e di meditazione, la sala principale della moschea è penetrata verticalmente dalla luce naturale durante il giorno che, scivolando lungo il perimetro nello spazio intenzionalmente vuoto tra le due pareti, rimbalza da una parete all'altra e ricompare diagonalmente nella struttura, illuminandola nel suo limite inferiore.


Al tramonto, la luce artificiale segue lo stesso percorso in ordine inverso, in modo che l’edificio diventi, una sorgente luminosa ed un punto di riferimento dall’esterno e sia visibile anche da lontano.
Lo spazio interno è attraversato da luce soffusa e indiretta, che riflette sulla superficie ruvida della parete e penetra profondamente nella Moschea. La luce aumenta la sua intensità mentre si avvicina al Mihrab, ad indicare la direzione verso Mecca.
Nello spessore del muro dell’aula maggiore troviamo il miḥrāb in forma poligonale anziché absidale, collegato all’ufficio dell’Imam (con accesso diretto dall’esterno) e il minbar, dal quale l’Imam si rivolge ai fedeli. Semplice l’interno, le cui pareti sono rifinite con un rivestimento in MDF policromo a taglio verticale, segnato a est dallo scaffale per riporre i libri sacri a uso dei fedeli.

Il risultato di questo progetto è uno spazio dove è la dialettica luce-ombra, nelle sue varie sfumature, a dominare: dal gioco di contrasti tra luminosità piena ed ombre nette della piazza, alle tenui ombreggiature dei cortili, alla vibrante penombra dello spazio sacro.
Nel pieno rispetto della tradizione locale, la luce costituisce la condizione necessaria per favorire il pieno sviluppo della socialità da una parte, e del raccoglimento e della preghiera dall’altro.

Credits

 Ha'il
 Arabia Saudita
 Undisclosed
 22.500 mq
 Schiattarella Associati
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Curriculum

Schiattarella Associati è uno studio internazionale di progettazione con sede a Roma. Il team è composto da Amedeo, Andrea,Paola Schiattarella e da un folto gruppo di giovani architetti e designers.
Tra i principali progetti dello studio ricordiamo il Metropolitan Museum di Seoul, realizzato nel 2001, il Children Museum di Kyonggy, realizzato nel 2007, la Scuola di Archeologia del governo spagnolo, realizzata nel 2012 l’Addirriyah Art Center ed il King Fahd Stadium a Riyadh, in corso di realizzazione. Lo studio vanta molteplici premi e riconoscimenti a livello internazionale.
In tutta la produzione progettuale di SA, è possibile intercettare l’incessante ricerca di una coerenza tra spazio, struttura e forme plastiche. E, ad un livello narrativo più alto, la perfetta capacità di “sentire il luogo” e, anzi, di farne risuonare le peculiarità all’interno del progetto, in una sorta di “racconto spaziale” che si articola attraverso la ricerca di armonie e la riunificazione dei contrasti.

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