Alessandra Gini - Progetto di riqualificazione urbana e architettonica dell'area archeologica del porto traianeo ad Ancona
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Progetto di riqualificazione urbana e architettonica dell'area archeologica del porto traianeo ad Ancona

Alessandra Gini

Public Space  /  Future
Alessandra Gini
Il progetto interpreta la particolare complessità di un centro storico antico orograficamente verticale e complesso come quello della città di Ancona. L’area, localizzata nel porto alle pendici del colle Guasco, è caratterizzata dall’accostamento di architetture banali dovute alla ricostruzione post bellica e di profondi vuoti dovuti alle bombe della seconda Guerra Mondiale, che la privarono del suo quartiere più antico e popoloso, rendendo incomprensibile l’unicità tipica del centro storico antico.L’ipotesi progettuale elimina alcuni edifici inutilizzati, che danno a quest’area un’immagine periferica e di degrado, per lasciare libero respiro agli elementi storici connettendoli tra loro attraverso un insieme di percorsi leggeri e soste, capaci di riattivarne il valore e l’interesse.Si prevede così la realizzazione di un sistema di coperture che permette di salvaguardare gli scavi archeologici e di leggerne le più importanti fasi costruttive, e di una sequenza di percorsi leggeri che consentono di superare i differenti salti di quota dell’area, avendo così una completa fruibilità sia verticale che orizzontale del sito, mentre la piazza posta alla quota più bassa, che si sviluppa longitudinalmente all’interno delle antiche mura della città e ne segue l’andamento, diventa al contempo promenade e cerniera di connessione tra l’attuale centro storico e la parte a nord del porto antico, con gli archi dedicati a Traiano e Clemente, posto a metà della passeggiata si ha il bar. L’idea su cui si fonda il progetto per la pavimentazione ha come punto di partenza il pensiero di come non sia più leggibile il tessuto edilizio prebellico e come attualmente gli edifici storici siano percepiti, spazialmente, in maniera errata.Nella pavimentazione viene quindi riportato l’antico tessuto edilizio risalente al Catasto Gregoriano (1816): un fitto intrico di stradine tra piccoli edifici.
La necessità di rispondere alle esigenze in maniera concreta ha portato a rispondere secondo i seguenti punti: Demolire, Proteggere, Ricucire, Rendere visibile, Far rivivere e sostare.
La copertura assolve alla funzione di protezione grazie a un'ampia struttura reticolare che permette di ridurre al minimo il numero di appoggi necessari, riunendo tutti i resti romani al di sotto di un unico grande spazio libero da ostacoli visivi e garantendo così una percezione continua ed unitaria di tutto il sito.
La scelta di suddividere le tre coperture, sia in pianta che in altimetria, è nata dalla volontà di far leggere attraverso la diversità degli spazi, le tre fasi storiche più importanti del sito: da destra, periodo tardo antico, traianeo e augusteo.
La struttura in acciaio è pensata per ridurre al minimo l’impatto con i reperti archeologici, infatti i pilastri vengono impostati al di fuori della linea immaginaria di confine degli scavi, così che all’interno l’area rimane completamente libera.I calcoli sono stati condotti considerando le più severe condizioni di carico e le verifiche sono state condotte sia in termini di sollecitazioni sia in termini di deformazioni secondo quanto stabilito dalla Normativa vigente: NTC ’08 e EC 3.
L’area dell’antico porto romano può essere considerato un modello di recupero e di valorizzazione di quella realtà antica che ora giace abbandonata, oltre che un valido esempio di rigenerazione urbana. E’ importante sottolineare come questo sia avvenuto, cercando di tutelare le tipicità e i caratteri che permettono di tramandare la memoria storica

Credits

 Ancona
 Confidential
 01/2020
 3684 mq
 Alessandra Gini
 Alessandra Gini

Curriculum

ALESSANDRA GINI, nata ad Ancona nel '89, si laurea in Ingegneria Edile-Architettura, nell’Univpm a ottobre 2015.Nel 2011 partecipa con lo studio tecnico Brunetti Filipponi e Associati, ad un concorso internazionale a Ginevra, dove sviluppano un progetto di edifici scolastici.Nel 2012, presenta alla XIX Conferenza Internazionale “Vivere e camminare in città” il progetto di una metropolitana in superficie ad Ancona.
Nello stesso anno, partecipa e vince il concorso internazionale del Premio Piranesi Prix De Rome X ed, con premio una borsa di studio per il master itinerante in Museografia, Architettura e Archeologia, Progettazione strategica e Gestione innovativa delle Aree Archeologiche, a cui parteciperà negli anni 2013/2014.
Con il progetto di tesi di master si posiziona al secondo posto nel concorso tra tesi di master e arriva come finalista al “The Plan Awards 2015”. Nel corso degli anni segue diversi concorsi, tra quali Europan12 e diversi workshop, anche con l’arch. M. Cucinella.

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