L´architettura è un processo di sviluppo, è indagare, percorrere nuovi cammini, sperimentare. È lavorare col paesaggio, ricercando un´integrazione, sia nella materialità, sia nella proporzione. si tratta di recepire, di comprendere dalle immagini, i loro impatti e cromatismi. Questo processo per noi parte dal contesto e viene condizionato culturalmente:
"non si deve costruire in un luogo, ma si deve costruire il luogo".
“Le forme del paesaggio“ delineano il punto di vista sull´architettura:
una relazione armonica con la natura e il luogo in equilibrio con la loro continuita´, rappresentano la comprensione di luoghi e situazioni – riconoscere il territorio e il paesaggio in quanto tali.
L´architettura diventa parte del paesaggio, completandolo, rimodellandolo.
Questi fondamenti sono alla base del progetto per la residenza “tetti a punta, una casa per due sorelle”.
La particolarità e nel contempo la sfida di questo progetto stava nei committenti ovvero due sorelle, Katharina ed Elisabeth, dal carattere completamente differente e quindi due personalità da conciliare - due sorelle sotto un tetto.
Le committenti già conoscevano le opere ed il modus operandi dello studio Bergmeisterwolf, visto che già nel passato erano state realizzate opere per la famiglia. Il rapporto instauratosi durante la fase di progettazione e in seguito di realizzazione ha permesso una completa comprensione e condivisione degli obiettivi.
Fonte d’ispirazione per questo progetto non sono soltanto le due sorelle, ma anche la tematica delle falde dei tetti a punta e delle finestrelle, entrambe caratteristiche dei masi circostanti. Il progetto prevede una rivisitazione di questi elementi per poi svilupparli contemporaneamente tenendo sempre in considerazione il gusto differente delle due sorelle.
Lo spostamento parallelo della pianta rende possibile la realizzazione di due appartamenti equivalenti con ciascuno l’accesso ad un giardino privato. L’appartamento di una delle due sorelle gode di un giardino al pian terreno che è il proseguo di un’ampia loggia, mentre l’altro si affaccia su un giardino pensile. Le falde del tetto assumono una forma aperta e si evolvono in un intimo paesaggio verde nascosto dietro le punte del tetto.
Anche la scelta dei materiali, legno nero e mattoni in cemento, rispecchia la dualità caratteriale delle due sorelle unita sotto un solo tetto. Il progetto è stato concepito in forte collaborazione con le due sorelle, l’una più portata per le forme e per i materiali, l’altra per la sintonia tra interni ed esterni. Un gioco di volumi e di proporzioni, un ammettere di opinioni diverse, una continua ricerca d’equilibrio tra i pro e i contro.
Via Isarco, Varna I, 39040, Varna, (BZ), Italia
Huber Katharina, Huber Elisabeth
07/2014
203 mq
bergmeisterwolf architekten
Marina Gousia, Anna Grandi
Oberegger GmbH, Holzbau Brida GmbH, Amort Richard Tischlerei, Mader GmbH / s.r.l., Electro Faller GmbH
Ingenieurteam bergmeister GmbH
Lukas Schaller and Juergen Eheim
Curriculum
gerd bergmeister nasce a bressanone (1969), si forma come architetto allo iuav di venezia e all’università
leopold franzens di innsbruck;
michaela wolf nasce a merano (1979), studia dapprima all´universitá leopold franzens, innsbruck, poi alla AA di londra e al politecnico di milano.
nel 2009 fondano lo studio di architettura bergmeisterwolf architekten a bressanone, occupandosi
di numerosi progetti, affrontando sia la sfida della nuova edificazione sia quella del costruire sul costruito.