Un volume cubico ibrido a Baltimora

Scritto da Michael Webb - 9 agosto 2013
Ha partecipato al progetto Zumtobel Group

Baltimora, sebbene sia ancora un importante centro portuale, ha subito gravi contraccolpi a fronte di svariati fattori, quali crisi industriale, scontri urbani ed elevato tasso di criminalità. Sulla scia di molte altre città americane in declino, ha intrapreso ambiziosi programmi di ringiovanimento. In questo contesto la John and Frances Angelos Law School della University of Baltimore si colloca come emblema di cultura e istruzione a servizio dei cittadini.
Behnisch Architekten ha vinto il concorso per riunire le molteplici attività del dipartimento sotto un unico tetto. In una prima fase, l’architettura, posta tra la storica stazione ferroviaria e la superstrada, è stata concepita come una struttura cubica di 13 piani, con aule, uffici e biblioteca inseriti su diversi livelli, per complessivi 19 mila metri quadrati. Tuttavia, il progetto è partito poco prima del crack finanziario e ne ha subito le conseguenze, tanto da dover essere leggermente rivisto e privato del piano superiore.
Il design si sviluppa su tre diversi volumi costitutivi ben identificabili dall’esterno per via delle finestrature e delle geometrie dei volumi. Grazie all’eterogeneità nelle dimensioni, il ritmo delle finestre a tutta altezza nei piani bassi consente di individuare l’alternanza di aule e uffici, rispettivamente a soffitto alto e basso. Queste aperture modulari, inserite quasi a interrompere l’andamento dei pannelli in alluminio smaltato, conferiscono un ritmo vivace alle facciate e suggeriscono la natura cellulare degli ambienti interni. Le lastre in vetro fissate da perni di 30 cm proteggono, con una seconda pelle, le veneziane esterne dal vento, fungendo da schermo antipioggia, e consentono l’apertura delle finestre nelle piacevoli giornate di primavera e autunno. In caso di tempo avverso, queste si chiudono automaticamente.
La biblioteca all’ultimo piano si assicura tanto...