Centro culturale ed etnografico del fiume Mandeo

Scritto da Caterina Testa - 29 ottobre 2013

Il fiume Mandeo, il cui corso si estende tra le terre galiziane a nord ovest della Spagna, attraversa una campagna densa di borghi, punteggiata da piccole cappelle e complessi rurali. La natura della valle fluviale, unita alla cultura e alle testimonianze architettoniche che si sono stratificate nei secoli, fanno del Mandeo un’area protetta e valorizzata per le attività ricreative ed educative che vi si svolgono.
Itinerari e percorsi trasformano il paesaggio in un museo a cielo aperto in cui il fiume lega e contestualizza ogni parte. Il sapere e la cultura di una regione così vasta, il cui carattere e identità collettiva si frammentano tra borghi, cascinali e case sparse nella campagna, sono raccolti, esposti e raccontati all’interno del Centro di Formazione e Interpretazione dei valori culturali ed etnografici del Mandeo, realizzato a Curtis, una delle municipalità attraversate dal fiume.
Luogo e posizione testimoniano la tensione tra cultura e natura, tra il lavoro dell’uomo e paesaggi vergini: da una parte la campagna abitata, dall’altra la foresta incontaminata.
Intervenire e costruire in un centro rurale, dove singoli frammenti compongono il tutto, talvolta in una composizione casuale, ma armonica e calibrata, significa confrontarsi e lavorare attentamente con le dimensioni, la scala, i materiali e l’accostamento del nuovo all’esistente.
La scelta è quella di scomporre il volume in quattro blocchi, corrispondente ognuno alle diverse aree funzionali richieste, e di ruotarli l’uno rispetto all’altro.
L’edificio evoca gli antichi ricoveri della campagna, i palleiros, diffusi in tutto il territorio della Galizia, usati solitamente come magazzino o come essiccatoio. I moduli che compongono il volume differiscono gli uni dagli altri per le diverse inclinazioni delle falde in calcestruzzo e per il diverso orientamento degli ingressi, segnalati da...