Miyagi è una delle aree del Giappone dove il terremoto e lo tsunami del 2011 hanno avuto gli effetti più devastanti. Il progetto di Ippei Takahashi per la scuola dell’infanzia Tohyama di Shichigahama ha assunto un valore che trascende la semplice funzione di servizio pubblico:
la sua realizzazione rappresenta il desiderio profondo e sincero di ricostruzione, capace di evocare unità e speranza. Duplice è l’istanza cui deve rispondere il progetto: da una parte essere espressione di comunità e universalità, dall’altra soddisfare le molteplici esigenze manifestate dai cittadini, coinvolti attraverso un processo partecipativo. La forma della scuola dimostra l’essenzialità e la semplicità dell’idea progettuale, capace di integrare entrambe le domande: la simmetria e la regolarità della corte quadrata interna danno forma e spazio al bisogno di una centralità in cui la comunità tutta possa riconoscersi, la frammentarietà e l’irregolarità del perimetro esterno traducono le molteplici richieste dei cittadini, oltre che rendere visibile il processo di ideazione e costruzione della nuova scuola.
Gli spazi sono distribuiti su un unico livello intorno alla corte centrale: la scelta di limitare a un solo piano l’altezza dell’edificio conferisce qualità formale e astrazione all’intero volume, permettendo a chi vi sosta di sentirsi sia parte della comunità, sia a contatto con lo spazio urbano e naturale circostante. La dualità dell’edificio si riflette anche nelle facciate: lungo quella interna, le vetrate delle aule si alternano alle visuali sulla città; esternamente, il volume irregolare è rivestito da lamiere di acciaio inossidabile riflettente. La superficie specchiante distorce l’ingresso dell’edificio, trasformando la facciata in una soglia attraverso cui passare...
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