Spazi da Vivere | The Plan
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Spazi da Vivere

Christoph Ingenhoven

Spazi da Vivere
Scritto da Christoph Ingenhoven -

Noi architetti siamo i difensori dello spazio pubblico. Abbiamo un ruolo politico dal peso specifico molto superiore rispetto a quello di un designer o di un costruttore. È nostra responsabilità rendere la vita migliore, più confortevole e tranquilla, con meno conflitti e - ultimo ma non per importanza - più bella.

Il nostro principale compito è proteggere lo spazio pubblico. Viviamo in un’epoca urbana che potrebbe registrare un’enorme crescita demografica, un incremento della popolazione globale tale da superare i 9 miliardi di abitanti entro il 2050. In questo quadro, il ruolo dell’architetto è sfruttare le proprie capacità e abilità per creare luoghi il più dignitosi possibile.

Lo spazio pubblico ha lo stesso valore degli edifici, forse anche superiore. Oggi vive sotto la minaccia di una violenta ondata di commercializzazione. È tuttavia forte il bisogno di spazi informali, dove poter interagire senza impedimenti e senza l’obbligo di consumare o comperare qualcosa. Spazi a cui accedere senza restrizioni, dove poter esprimere il proprio pensiero liberamente. Sarebbe inconcepibile pensare a Londra senza Hyde Park o a New York senza Central Park. Sono luoghi che creano un legame sociale per e con la città. Ecco perché la progettazione di piazze, strade e parchi è importante quanto quella degli edifici.

Aspiriamo da sempre al meglio, in favore degli abitanti del luogo in cui operiamo. Confrontarsi con il contesto e comprendere il carattere di un quartiere sono infatti azioni ineludibili. Il futuro risiede nelle città. Data la loro complessità, sono necessarie molte ricerche per proporre soluzioni ottimali e per realizzare abitazioni il più possibile sostenibili, piacevoli e confortevoli.

Ecco perché diamo sempre qualcosa in più quando ci viene chiesto di curare un progetto. Può essere uno spazio all’aperto, un affaccio panoramico o un percorso interno che stimoli l’incontro e il dialogo. Crediamo che i luoghi debbano essere flessibili e, di conseguenza, plasmabili dai propri utenti a seconda delle loro esigenze. A Stoccarda, per esempio, stiamo costruendo una stazione ferroviaria sotterranea che ricucirà la cesura esistente tra le due parti della città, creando un nuovo ampio spazio pubblico in posizione centrale. Come dicevo prima, prevediamo per ogni edificio residenziale o infrastruttura spazi comunitari che favoriscano momenti di incontro e di relax.

 

supergreen®

La realtà più bella che conosco è la natura. Non è solo fonte di ispirazione, ma anche un modello per la bionica. Possiamo apprendere molto dalla natura, se osserviamo attentamente come le sue creazioni sono fatte e organizzate e come si adattano al contesto (che sia oceanico o desertico, a temperature calde o rigide). Nulla è ridondante. Ogni peculiarità è frutto della sola necessità.

Dobbiamo proteggere i luoghi ancora vivibili del nostro ambiente e cercare di rendere vivibile ciò che non lo è, tenendo conto del forte impatto di ogni nuovo edificio e del relativo ciclo di vita. Quanta energia sarà necessaria per la costruzione, per i materiali e per l’assemblaggio? Quale sarà l’uso dell’edificio? E per quanto tempo? Quali parti potranno essere riutilizzate in caso di demolizione o di rifunzionalizzazione, oppure modificate in relazione a eventuali cambiamenti? Vogliamo restituire qualcosa alle persone, dato che ogni nuova costruzione sottrae qualcosa ai luoghi, alla natura e/o alla biodiversità.

Progettare sostenibile è una delle nostre prerogative fondamentali. Il filo conduttore che unisce i nostri progetti e guida il nostro successo come architetti in diversi continenti, paesi e zone climatiche è la costante ricerca verso gli standard ambientali più elevati. Ne consegue che i nostri edifici abbiano ottenuto la massima valutazione da parte dei sistemi di certificazione ambientale dei rispettivi paesi (Green Star in Australia, BREEAM nei paesi britannici, Minergie in Svizzera e CASBEE in Giappone). La sostenibilità è chiaramente una parte rilevante della nostra corporate identity. Tuttavia, il nostro è un impegno olistico. Abbiamo intenzione di andare ben oltre gli standard minimi richiesti. È esattamente ciò che intendiamo con il termine supergreen®.

Per il futuro, il nostro impegno mira a seguire il principio “Triplo zero” e il Green Mass Approach, ossia restituire il 125% in biodiversità creando green building che migliorino le condizioni esistenti per la vita degli abitanti e per l’ambiente.

Puntiamo alle decisioni più giuste ed efficaci, non seguiamo le mode né ci riconosciamo in uno stile. Da sempre diamo forma compiuta alle esigenze dei nostri committenti nel rispetto dei vincoli progettuali di pianificazione. Realizzando progetti in tutto il mondo, sappiamo come le esigenze siano diverse da luogo a luogo e quanto sia importante attingere dal sapere locale. Prendere una decisione riguardo a un nuovo edificio è un’opportunità unica per sfruttare sinergie e creare un valore aggiunto. La sua configurazione finale sarà la somma di scelte corrette. È questo ciò che determinerà il rapporto tra la nuova struttura, gli edifici e le infrastrutture esistenti, il contesto urbano, la scelta dei materiali, la flessibilità e l’efficienza, l’uso dello spazio, le migliori condizioni lavorative e il miglior concetto di energia.

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