Nella periferia nord-ovest di Milano, nel quartiere di Quarto Oggiaro, sorge la chiesa parrocchiale della Pentecoste, consacrata nel giugno 2017. Il contesto urbano evidenzia una situazione di notevole complessità e frammentazione, in cui si riconoscono infrastrutture stradali e ferroviarie, una residua permanenza di insediamenti industriali, agglomerazioni residenziali a varia tipologia, aree a parco urbano, terreni liberi. Il progetto del complesso parrocchiale, in cui si assommano pluralità di significati e di funzioni in relazione alla specificità di zona urbana periferica con tratti di disagio sociale, necessita l’esercizio di riflessioni intrecciate fra il perseguimento di indiscutibili valori simbolici ed il conseguimento di una presenza diretta e visibile, all’interno di una comunità. Questo è il senso compiuto di un’architettura che si pone non soltanto come raffinata espressione di idealità nel progetto contemporaneo, ma anche come riferimento propositivo, che si fa conoscere e riconoscere in quanto luogo di spiritualità, di aiuto e di aspirazione alla coesione comunitaria. L’impulso alla costruzione del complesso parrocchiale della Pentecoste si origina nel vasto programma impostato dalla Diocesi milanese per l’edificazione di nuove chiese negli ultimi anni del Novecento, anche attraverso l’espletamento di concorsi di progettazione. Nel 2001, viene indetto il concorso internazionale ad inviti per il nuovo complesso a Quarto Oggiaro. Ad elaborare soluzioni sul tema, impegnativo e di rilevante qualificazione, vengono chiamati importanti studi d’architettura: Francesco Cellini, David Chipperfield, Justus Dahinden, Simo Paavilainen, Alfredo Payá, Boris Podrecca, Eduardo Souto de Moura. La vittoria arride al progetto di Boris Podrecca, al quale si affiancherà nelle fasi successive Marco Castelletti. Una pluralità di tematiche e di sensazioni si...
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