Laboratorio artigianale di scultura artistica in legno
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Laboratorio artigianale di scultura artistica in legno

Bergmeisterwolf Architekten

Laboratorio artigianale di scultura artistica in legno
Scritto da Francesco Pagliari -
Un’architettura che contrassegna il paesaggio e ne diviene parte: nella zona artigianale di Pontives, il laboratorio di scultura artistica in legno, un’attività dal carattere fortemente artigiano tipico della Val Gardena, attrae l’attenzione nello spazio aperto, i cui termini di relazione sono il rilievo alpino, la vegetazione, gli sparsi edifici, i depositi di materiale, le vie di comunicazione.
Il pensiero progettuale unisce espressivamente l’architettura all’attività di creazione artistico-artigianale attraverso il materiale: il legno che nel laboratorio diviene un oggetto culturalmente significativo, nel fare concreto che trasforma la materia, nell’architettura diviene un elemento di riconoscibilità e di espressione. Il processo stesso d’ideazione converge nell’identificazione dell’edificio: il richiamo si determina nella geometria sfaccettata che avvolge il laboratorio, un volume dalle molte viste intrecciate che si riallaccia alla geometria di un blocco di legno sottoposto ad intaglio preliminare e alle fasi di lavorazione. L’assonanza ricorre limpida: le molteplici facce del prisma architettonico si relazionano alla formazione del semilavorato ligneo. E l’ideazione progettuale rimarca l’appartenenza ad ordini di pensiero comparabili, il processo scultoreo che si definisce per sottrazione di materia, e il processo progettuale che correla materiali, spazi, geometrie in un volume architettonico organicamente costruito, attraverso la varietà di operazioni che, nel modellare una forma, uniscono, aggiungono, selezionano, tolgono, conglobano.
Scandole in larice rivestono in parte i settori triangolari e trapezoidali che caratterizzano la ricchezza geometrica dei prospetti e si distendono sulla copertura; l’architettura dichiara, come in una narrazione, un’oggettività materica, allude al costruire artigianale delle opere (l’edificio e la produzione di scultura artistica che avviene al suo interno), propone una riflessione sul tempo, nel considerare l’invecchiamento differenziale delle tavole lignee parte del fascino che l’architettura stessa può ispirare: il colore muta nel tempo, per effetto della natura, e rende ancor più vivida l’immagine dell’edificio. Le sfaccettature geometriche dei prospetti, che crescono in modo effervescente e non lineare, procedono ad abbinare settori in legno di larice e settori vetrati. Si costituiscono sfondi paesaggistici: rilevabili dall’interno - dai visitatori e anche dagli artigiani scultori all’opera -, movimentano gli spazi di lavoro e di visita. Alle vetrate di maggior dimensione si aggiungono triangoli vetrati ad angolo acuto; si combinano accentuati effetti di luminosità naturale, che si esprimono in tensioni dinamicamente scultoree: alla tranquillità della luce laterale proveniente dalle vetrate maggiori, con l’evidenza degli sfondi paesaggistici, si contrappongono i tagli luminosi triangolari che creano una visione dinamica, quasi drammatica, negli interni.
Esporre e produrre. Gli interni del laboratorio accolgono spazi espositivi al piano terreno, in cui verificare l’oggetto scultoreo artigianale nella sua definizione conclusiva. Materia lignea, prioritariamente: l’oggetto artigianale, i pavimenti in legno, rivestimenti lignei in vaste porzioni di parete. Materie che collaborano a costruire l’architettura, in un colloquio intenso ed efficace per la definizione di una concezione progressiva di modernità: vetrate tecnologiche, travi e montanti in acciaio, lamiere in alluminio, sistemi d’isolamento termico.
Francesco Pagliari

Luogo: Lajen, Bolzano
Committente: Ulrich Perathoner
Anno di Realizzazione: 2012
Superficie Costruita: 2763 m²
Costo: 2.600.000 Euro
Architetti: bergmeisterwolf architekten - Gerd Bergmeister, Michaela Wolf
Impresa di Costruzione: Schweigkofler

Consulenti
Strutture: Lignaconsult

Fornitori
Sistema Costruttivo in Legno, Scandole in Facciata: Lignosystem Mario Sacco
Pavimenti in Cemento: Mair Gert
Pavimenti in Legno: Pichler
Finestre: Fischnaller Friedrich & Co.
Illuminazione Interna: Lichtfabrik-Halotec
Illuminazione Esterna: Ewo
Arredamenti Interni: Karl Vinatzer

Arredamenti Interni: Barth Innenausbau

Fotografie: 1/9-17/21 © Günther Richard Wett,10/16-22/24 © Ulrich Egger

bergmeisterwolf architekten Gerd Bergmeister (Bressanone 1969) ha studiato allo IUAV di Venezia e all`Università Leopold Franzens di Innsbruck.
Michaela Wolf (Merano 1979) ha studiato all`Università Leopold Franzens di Innsbruck, all`Architectural Association di Londra e al Politecnico di Milano.
Dal 2010 costituiscono insieme lo studio bergmeisterwolf architetti a Bressanone. Di recente hanno vinto numerosi premi:
Premio Architettura Città di Oderzo 2012 - riconoscimento: progetto Maso b
Red Dot Product Design 2012 - riconoscimento: progetto Maso b
Premio di Architettura in Alto Adige 2011 - 2o premio: progetto Hotel Pupp
Dedalo Minosse 2010 - riconoscimento: progetto Vigili del Fuoco di Magrè
Contractworld 2010 - riconoscimento: progetto Barth Interni
I loro progetti sono stati esposti in diverse mostre e nel 2012 sono stati invitati a esporre il progetto Cantina Colterenzio al Padiglione Italia presso la 13. Mostra Internazionale di Architettura Biennale di Venezia.

 

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