Villa a Vendicari, Mario Cutuli
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Villa a Vendicari

Mario Cutuli

Villa a Vendicari, Mario Cutuli
Scritto da Francesco Pagliari -

Nella campagna circostante la città di Noto, una residenza di vacanze. Il punto focale consiste in una dichiarazione d’intenti: interpretare intensamente un’idea compositiva di paesaggio, seguire l’idea che l’architettura tragga sostanza dal paesaggio e nel paesaggio viva, fra memoria delle costruzioni che si sono stratificate nel tempo, memoria attiva di riferimenti mediterranei ed isolani, di una Sicilia luogo di confluenza e di scambio. Civiltà e civilizzazione, in un arco lungo di storia. Costruzioni rurali tradizionali sembrano echeggiare in una relazione concettuale col paesaggio, col terreno - anche di diretta pertinenza - segnato da percorsi e da muretti a secco: dilatare un’orizzontalità di volumi che nella loro unitarietà sembrano tuttavia aggiungersi per blocchi successivi, diluiti in una porzione di territorio; identificare una volumetria quasi “spontanea” che si allunga e si distingue negli intonaci chiari, luminosi, che riflettono una vicinanza al mare.
Tre blocchi correlati, dalle pareti leggermente oblique, sfuggenti: due volumi si integrano fra loro, un terzo blocco ne è contiguo, separato da uno stretto passaggio coperto da un pergolato, un’apertura fra i due blocchi che forma un asse paesaggistico est-ovest. Forme irregolari e arrotondate compongono un insieme che vuole essere organico, impostando volumetrie differenti, che si traducono in altezze lievemente diversificate alla copertura; per entrambi i blocchi la copertura costituisce una terrazza praticabile distesa come una soglia sopraelevata che dà un accesso virtuale verso l’intero orizzonte, composto di luce, vento, lontananze misurabili fra terra, cielo e luminescenze rarefatte, come riflessi marini. Per accedere alla copertura, entrambi i corpi dispongono di una scala aperta che scorre attorno alla parete esterna, un elemento che riecheggia modalità di tradizione mediterranea, di costruzioni nei borghi marinari.
I corpi edilizi si allineano e si stringono lungo un asse orientato grosso modo da sud a nord. Il blocco a sud, composto da due volumi comunicanti, comprende un lungo spazio che pone in sequenza tre stanze da letto e relativi bagni, distribuito da uno spazio di relazione che si collega con un leggero dislivello di tre gradini all’ambiente unitario per l’insieme coerente, aperto e fluido, che correla cucina e soggiorno in un’unità sostanziale e diviene in qualche misura centrale per l’intera residenza. Il blocco a nord funge da residenza accessoria o per ospiti: un ambiente di soggiorno, dotato d’attrezzatura per cucina, si unisce ad una stanza da letto.La residenza si esplicita in una molteplicità di riferimenti: l’architettura si può assimilare a processi d’evoluzione formale e compositiva, i blocchi volumetrici si possono considerare nello spettro di una sensibilità architettonica che coniuga ed integra un assetto più chiuso, con poche aperture finestrate verso occidente e un assetto aperto, con ampie aperture a persiane scorrevoli che collegano gli spazi interni dei due blocchi ad un grande spazio di relazione esterno. Da un lato, prospetti densi di materia, come  se fossero “fortificati”, per i quali la stessa conformazione delle pareti oblique può suggerire simile caratterizzazione. Dall’altro lato, verso oriente, lo spazio esterno sotto il grande pergolato a cannicci, con una struttura metallica di sostegno sottile e a geometria articolata: lo spazio pergolato è il nucleo centrale per la vivibilità della residenza, uno spazio vitale che si unisce in modo stretto e pressante agli ambienti di soggiorno interni, dilatando oltremisura l’abitazione nel riflettere tradizione e contemporaneità in elegante connessione.
 Francesco Pagliari   
     

Luogo: Noto, Siracusa
Committente: Privato
Anno di Realizzazione: 2014
Superficie Costruita: 250 m2
Architetti: Mario Cutuli
Design Team: Gianluca Benanti, Marco Bordone, Francesco Minniti
Impresa di Costruzione: BG Costruzioni di Bordieri Giuseppe

Consulenti
Strutture: Guido Papa
Paesaggio: Annibale Sicurella

Fornitori
Opere in Ferro: Automax
Infissi: E.T.M.
Falegnameria: Midolo legno

Fotografie: © Alberto Novelli, Philip Leighton

 

MARIO CUTULI
Mario Cutuli apre il suo studio a Roma nel 2000 e svolge attività professionale e di ricerca sui temi della sostenibilità ambientale e sociale per lo sviluppo, lavorando alla pianificazione urbana, ai piani per la mobilità e i trasporti. Il lavoro di progettazione si svolge su diverse scale: dall’urbanistica all’architettura del paesaggio, dall’edilizia residenziale alla valorizzazione e riconversione del patrimonio immobiliare e delle aree dismesse. Dal 1999 si occupa di architettura, urbanistica e mobilità a Roma come consulente delle aziende per il trasporto pubblico, dal 2001 al 2007 lavora alle politiche urbane e del territorio presso lo staff del Gabinetto del Sindaco di Roma; dal 2007 al 2008 collabora con lo studio Fuksas come coordinatore per la Direzione artistica nel cantiere del Nuovo Centro Congressi all’Eur a Roma; dal 2007 al 2012 è presidente della Fondazione Maria Grazia Cutuli Onlus e all’interno dei programmi della fondazione, insieme agli studi Ian+, Ma0 e 2A+P, partecipa al progetto per una scuola in Afghanistan e ne cura personalmente la realizzazione sul cantiere ad Herat. Il progetto della scuola ha ricevuto numerose pubblicazioni nazionali e internazionali, tra cui le rivista Abitare, Abitare Cina, The Architectural Review, AV Monografias, Boundaries, Costruire in laterizio, L’industria delle costruzioni, Edilizia e Territorio, Landscape Design, Tegl.

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