Ceramica italiana- decori tra passato e futuro
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Ceramica italiana- decori tra passato e futuro

Ceramica italiana- decori tra passato e futuro
Scritto da Redazione The Plan -
Ha partecipato al progetto Ceramics of Italy
Le ampie possibilità offerte dalle tecnologie sviluppatesi negli ultimi anni hanno contribuito all’evoluzione della ceramica sia a livello di prestazioni sia sotto il profilo dell’estetica e del design. Sempre più le piastrelle ceramiche traggono ispirazione da materiali naturali quali la pietra o il legno o ripropongono la texture delle superfici in cemento, in resina, in metallo. Questo ha ampliato estremamente le potenzialità del materiale ceramico, applicato in tutti gli ambienti, interni ed esterni, nel settore domestico, commerciale, contract. La ceramica non rinnega però la sua origine e lo fa recuperando il gusto decorativo delle antiche maioliche, o ricercando nuove frontiere della decorazione, affermando la forza del colore e delle geometrie come elementi qualificanti l’architettura. La collezione Block di Marazzi, ispirata alla resina, recupera i disegni delle vecchie maioliche siciliane proponendoli nei decori geometrici e floreali, proposti in due colori, da accostare alle piastrelle monocolore. Gli stessi motivi tradizionali sono alla base di Memory di Cerim, che miscela disegni e geometrie con sorprendenti effetti grafici, utilizzando colori neutri e toni pastello. Fioranese, con Cementine 20x20, riprende le maioliche attraverso un modulo decorativo destinato a pavimenti e rivestimenti residenziali. I numerosi decori possono essere associati liberamente o posati in una singola versione generando pattern geometrici continui. Infinity di Brennero accosta agli elementi che riproducono superfici lignee o lapidee a decori raffinati, i cui colori delicati e discreti, sia nelle versioni azzurra che in quelle beige, evocano il fascino dei giardini a cui si ispirano. Fondovalle propone con Rug una superficie di ispirazione tessile, la cui texture ricorda la trama di un tappeto tessuto a telaio. Le quattro cromie di colori sfumati creano un effetto di grande suggestione. Imola 1874 di ImolaCeramica accosta il bianco a una palette di colori polverosi e a svariati decori, in un mix che ripercorre la storia della ceramica a partire dalla fine dell’Ottocento lungo il corso del Novecento. Elite di Pastorelli, nella variante Carrara realizza decori floreali continui, da accostare alle superfici che riprendono le venature del marmo. Un nuovo modo di interpretare la decorazione ceramica è proposto da Naxos con Pixel, attraverso una superficie a piccoli punti che creano un effetto tridimensionale, sulla quale sono realizzati svariati decori che giocano con il colore e con la luce. Immagini pixelate costituiscono i decori anche di I’Pix di Sicis, che propone numerose possibilità di realizzazioni con tessere di mosaico, per grandi pannelli a parete. Flexible Architecture di Sant’Agostino, disegnata da Philippe Starck, va infine oltre il concetto di semplice decorazione e fa della piastrella un vero e proprio elemento di architettura, trasformando la fuga in un elemento decorativo modulare.


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