CERAMICHE ITALIANE
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CERAMICHE ITALIANE

IL PROGRESSO DELLA DECORAZIONE

CERAMICHE ITALIANE
Scritto da Redazione The Plan -

L’evoluzione delle tecniche di decorazione ha permesso alla ceramica di evolversi sotto il profilo estetico, raggiungendo elevati livelli di perfezione nella riproduzione di colori, texture ed effetti materici. Un interessante aspetto delle possibilità decorative della ceramica è legato alla contaminazione con il mondo dell’arte, della grafica, della pittura e del fumetto. La collaborazione tra industria ceramica e artisti produce risultati di grande impatto visivo, che permettono di personalizzare con stile gli ambienti pubblici o domestici, associando l’estetica alle peculiari qualità tecniche e prestazionali del materiale ceramico. ABK, con il progetto on demand Wide&Style, propone decorazioni digitali ad alta risoluzione e un caleidoscopio di grafiche che danno ampia libertà di accostamento e customizzazione. Tra i pattern della collezione rientrano anche i “mono-lastra”, concepiti come vere opere d’arte. Grazie al grande formato (fino a 160x320 cm), Wide&Style minimizza la percezione delle fughe per una fruizione del disegno nel suo insieme. Memory Mood di Panaria Ceramica fa un tuffo nel passato, riproponendo le piastrelle in cemento artigianale (tra i materiali più diffusi in Europa tra fine XIX e metà XX secolo) attraverso il gres colorato, ricreando una sensazione di vissuto e artigianalità. Memory Mood, in 6 tonalità e 9 disegni, stilizza grafismi geometrici e floreali di ispirazione mediorientale e nordafricana, rifacendosi anche alla tradizione italiana con trattamenti superficiali effetto usurato. Chi strizza l’occhio a mondi fantastici è Ceramica Del Conca, con la collezione Valentina by Guido Crepax in collaborazione con l’Archivio Crepax. È un “tocco glamour” ideale per residenze contemporanee e originali, disponibile in due versioni: la prima (50x20 cm) è posata in verticale ed esalta la fisicità di Valentina in bianco e nero, mentre la seconda (20x50 cm) è a posa orizzontale e si focalizza sui dettagli di questa icona anni ’70, come mani, viso e labbra rosso fuoco. Arte Pura è un progetto di Ceramiche Refin e Daniela Dallavalle. Nata dalla celebrazione dell’arte e della materia, mescola argille e fibre tessili e accoglie le opere della designer (tra cui i suoi disegni astratti e naif) per trasformare i rivestimenti in installazioni artistiche, senza però perdere efficacia e funzionalità. Un altro esempio di arte al servizio della decorazione è Archeologie, una collaborazione tra Cedit e Franco Guerzoni. L’artista ha trasferito la sua idea di “archeologia del quotidiano” su grandi superfici ceramiche piane, ricche di velature (“strappi d’affresco”), ri-pitture e accumuli di colori in polvere e materiali gessosi, che danno vita ad ambienti pittorici di grande effetto visivo e tattile. Naxos ha invece preso spunto dalle irregolarità e casualità dell’argilla refrattaria nelle opere d’arte per creare Raku. Questa collezione, una rilettura contemporanea dell’omonima ceramica di tradizione nipponica, ha un design minimalista e raffinato. La gamma di colori in linea con le tendenze decorative fa di Raku una ceramica che vive di contrasti cromatici e innesta giochi di luce lungo le pareti. Con la collezione Gesso, Provenza propone una nuova tipologia di utilizzo di questo materiale, solitamente poco impiegato nel rivestimento a parete o a pavimento. L’azienda ha elaborato una superficie delicata, con pattern tono su tono, e un uso strategico della garza associata a toni di colore attenuati per far risaltare il gesso, elemento cardine della collezione, che dona luminosità e purezza agli ambienti. My Decor di Ceramica Sant’Agostino è una collezione tailor-made, poiché sfrutta un software per la stampa di decori e grafiche personalizzati su ogni supporto ceramico, anche se strutturato o con rilievi. La tecnologia digitale permette infatti di riprodurre sfumature, ombra o tonalità, interpretando fedelmente gli effetti materici desiderati. Ritornando alle contaminazioni tra ceramica e arte, un’ulteriore testimonianza è data da Fragments, pensata da Pierre Charpin per Ceramiche Piemme. L’artista ha sviluppato due decori (Form e Oblong) che rimandano alla scomposizione e ricomposizione progettuale di più materiali, per raggiungere un’armonia complessiva a partire dalla diversità data dall’alternanza di effetti e di superfici, che movimenta il rivestimento e dà carattere all’ambiente. Infine Òrchestra, ideata da La Fabbrica, che attinge da una moltitudine di fonti di ispirazione, come la macchia mediterranea e il design contemporaneo Made in Italy, per arrivare a un risultato d’effetto con colorazioni calde su fondi neutri, sobri ed eleganti, e una serie di texture, tra cui disegni geometrici e motivi floreali che aprono a un’elevata libertà di personalizzazione.

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